di Samuel Cogliati Gorlier

Ci pensavo da tempo. Temporeggiavo, tentennavo, rimandavo. Poi, una mattina di giugno, ho sentito che era il tempo giusto. E abbiamo registrato il marchio.

Intelligenza Non Artificiale è un marchio per sostenere un’alternativa positiva, non negativa. Non vogliamo rigettare l’intelligenza artificiale, tecnologia che può trovare applicazioni concrete, utili, pionieristiche.
Non un rifiuto, dunque, ma un’affermazione. Non una battaglia di trincea né di retroguardia.

L’intelligenza non artificiale può essere umana, ma anche animale o, in una certa misura, vegetale (come dimostrano le piante che, attraverso i loro apparati radicali si trasmettono materiale genetico e informativo o si adattano quasi istantaneamente all’ambiente circostante).
Ciò che contraddistingue l’intelligenza naturale è la sua innata vocazione a evitare la pedissequa ripetizione, la piana serialità, lo schema protocollare. È anche l’imperfezione, l’imprevedibilità, la quota di intuizione (processo difficilissimo da spiegare).
Ma l’intelligenza naturale rispecchia forse innanzi tutto il contributo emotivo di chi la produce. L’emozione, come dimostra la neurofisiologa Candace B. Pert [1] non è astrazione speculativa né credenza occulta, ma biochimica, ovvero materia. Le emozioni sono sostanze informazionali, quali ad esempio i peptidi (endorfine, insulina, adrenalina, cortisolo…).
E l’emozione ha una parte attiva nel processo intuitivo.

Il fenomeno emozionale, che partecipa all’intelligenza non artificiale, non mette al centro la prestazione. Nessun essere vivente può competere con la potenza di elaborazione aritmetica di un calcolatore, men che meno con i computer quantistici che ci attendo al varco. Ma l’emozione contiene e custodisce una vibrante energia creativa, che noi umani non sappiamo ancora riprodurre né sostituire artificialmente.

È anche questa capacità, antica di millenni, che il nostro marchio vuole contraddistinguere e comunicare. È innanzi tutto per questo che abbiamo iniziato questa imprevedibile avventura. Vi va di percorrerla con noi? •

[1] Candace B. Pert, Molecole di emozioni, Tea, 2015.