Perché rivendicare un prodotto o un atto creativo non artificiali?
Non è detto che l’intelligenza artificiale dia risultati peggiori di un’intelligenza umana. Non si tratta di una stretta valutazione di merito.
Ma l’intelligenza non artificiale è irrinunciabile.
Spinta e guidata dalla volontà, dall’intuito, dal talento, dai sentimenti, una persona conferisce ai propri atti, alle proprie azioni, alle proprie creazioni una specificità fatta di emozioni, di sensibilità, di sfumature, talora anche di incertezze o piccole imperfezioni che ne costituiscono il fascino e la peculiarità.
Il gesto umano è irriproducibile. Quando non è irriproducibile il risultato, lo sono le modalità dell’atto creativo e il principio.
Vale la pena valorizzare un principio? Senz’altro! Essere umani – unità mente/corpo capaci di provare sentimenti, comprendere, discernere ed elaborare – significa esprimere la propria natura.
Valorizzare l’intelligenza non artificiale ha dunque un duplice scopo: contraddistingue i nostri prodotti, le nostre attività, e comunica un principio.
